Attualità

La neve “accarezza” la provincia di Lecce. Resta l’emergenza legata al vento

Colpiti l'area nord e parte del litorale jonico, per il resto termometro fino a 0 gradi e forti raffiche da Nord-Nord-Est con rinnovata allerta gialla

L'ingresso di Torre Lapillo, marina di Porto Cesareo, questa mattina. Sotto, San Cataldo (Lecce) sferzata dal vento.

LECCE - Abituate alle spiagge assolate, ai tuffi in mare, alle gite in barca, la cittadina di Porto Cesareo e le sue marine si sono risvegliate in maniera davvero insolita, oggi, sotto una fitta coltre di neve. Per gli innamorati che hanno voluto festeggiare un San Valentino diverso, l’occasione per una passeggiata all’insegna del più puro romanticismo.

In realtà, il fenomeno ha interessato poco la provincia di Lecce che è stata, più che altro, “solleticata”. La neve, preannunciata nei giorni scorsi come possibilità non certo remota, ha infatti colpito soprattutto l’area brindisina (dove si sono vissuti problemi ben più seri), scavalcando di poco il confine e arrivando non solo a Porto Cesareo e sul primo tratto dell'area jonica, ma anche in altre zone del nord Salento, come Squinzano e Veglie.

Video | Il risveglio con la neve di Porto Cesareo

Scendendo, poi, qualche spolverata si è avuta fino a Leverano e sporadici fiocchi hanno iniziato a volteggiare, soprattutto in mattinata, anche su Lecce, senza provocare accumuli. Per il resto, gelo ovunque, con termometro sceso fino a zero gradi e percezione di freddo anche a -6 a causa del vento. Restano le forti raffiche da Nord-Nord-Est il problema principale da qui ai prossimi giorni.

L’ultimo bollettino d’allerta meteorologica, diramato nel pomeriggio e valevole da mezzanotte di lunedì 15 febbraio fino alle 20 ore successive, segna giallo per vento sull’area salentina, mentre altra neve è prevista nel resto della Puglia. Non sembra che vi siano state particolari criticità, per ora, in provincia di Lecce, anche se i timori sono legati soprattutto alle campagne. Coldiretti di Puglia lancia un doppio allarme, quello dei disagi nella circolazione, soprattutto nelle aree rurali per neve e strade ghiacciate, e per le verdure bruciate dal gelo.

“Sul Salento nelle province di Brindisi, Taranto e Lecce, ma anche nel barese e nel foggiano le campagne si sono improvvisamente imbiancate, ma la pericolosità maggiore è causata proprio dalle lastre di ghiaccio sia sulle strade che sulle colture”, avvisa il presidente, Savino Muraglia. “Dobbiamo mettere a disposizione dei comuni maggiormente colpiti da neve e ghiaccio i nostri strumenti di lavoro. Pertanto, i trattori potranno essere utilizzati come spalaneve e gli spandiconcime saranno adattati come spargi sale sulle strade rurali e interpoderali, ma anche sulle strade asfaltate dei centri urbani e sulle statali”.

La presenza degli agricoltori assicura un intervento capillare anche nelle aree più critiche per “scongiurare il rischio di isolamento delle abitazioni – continua il presidente Muraglia - soprattutto nelle zone più impervie, interne e montane. La situazione nelle prossime ore potrà divenire difficile nelle città, nei paesi e nelle campagne dove ci sono le coltivazioni invernali in campo bruciate dal gelo come cavoli, verze, cicorie e broccoli e si registra una impennata dei costi di riscaldamento delle serre”. E le temperature dovrebbero rimanere basse ancora per qualche giorno, almeno fino a martedì, prima di veder risalire la colonnina.  


Si parla di