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Controlli su cani e gatti provenienti dall’Ucraina nel Tacco: verifiche disposte dal ministero

Eseguiti dalle guardie zoofile di Lecce e Nardò sugli animali da compagnia in fuga assieme ai loro padroni dalla zona di guerra. Non sono ammessi quelli randagi o provenienti dai canili

Le guardie zoofile durante i controlli.

NARDÒ – Controlli su cani e gatti provenienti dall’Ucraina, come disposto dalla Asl di Lecce su indicazione del Ministero della salute. Il nucleo delle guardie zoofile Agriambiente di Lecce è infatti impegnato nella verifiche sulle misure di sorveglianza sull’ingresso in provincia di animali da compagnia provenienti dalla zona di guerra, dalla quale i cittadini sono in fuga assieme ai propri amici domestici.

I primi controlli sono stati eseguiti dagli operatori del capoluogo salentino e di Nardò, assieme al personale veterinario dell’Azienda sanitaria locale. Sono necessari per identificare e registrare nella banca dati della Regione Puglia gli animali, ma anche per poter effettuare prelievi ematici, che saranno inviati presso i laboratori degli istituti di Zooprofilassi per essere analizzati e per, eventualmente, isolare casi di animali affetti da rabbia.

 Gli amici a quattro zampe provenienti dall’Ucraina saranno sottoposti a un periodo di osservazione, che varia a seconda dei casi  dai 3 ai 6 mesi. Dovranno indossare sempre, se trattasi di cani, la museruola.  Questa procedura si rende necessaria a seguito  di un report pubblicato lo scorso 8 marzo dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, nel quale si sottolinea la preoccupante situazione epidemiologica relativa alla “rabbia” in Ucraina. Al momento non è ammesso l’ingresso in Italia di cani e gatti provenienti da canili, né di animali randagi.


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