Politica

Poli Bortone e le idee su mercato, giovani e centro: “Serve movida diffusa”

La candidata sindaca del centrodestra nell’area di Porta Rudiae incontra cittadini e commercianti, raccogliendo suggerimenti e lanciando le sue proposte: “Con la nostra visione rilanciamo la città”

Adriana Poli Bortone in visita al mercato di Porta Rudiae.

LECCE – Movida diffusa, una diversa concezione del mercato coperto di Porta Rudiae e il centro storico per una Lecce che “ricominci”, “più allegra”: sono i temi affrontati nella campagna elettorale della candidata sindaca del centrodestra, Adriana Poli Bortone, che, questa mattina, ha incontrato commercianti e cittadini proprio partendo dalla storica area mercatale.

La senatrice parte dal disagio dei commercianti: “Evidentemente – dichiara - non sono stati ascoltati nel tempo: in fin dei conti chiedono piccole cose, piccoli accorgimenti, ad esempio rifare l'estetica all'esterno di questa struttura che si trova a ridosso di una delle Porte principali della città, quindi si trova all'interno del centro storico”.

Un'altra contestazione degli operatori e dei cittadini è stata rivolta alla pista ciclabile realizzata proprio davanti al marciapiede d'ingresso al mercato, in viale dell'Università, ritenuta ostacolo all'accesso alla struttura che ha portato all’eliminazione di numerosi parcheggi, “compromettendo – spiega la candidata - la fruibilità del mercato ad un gran numero di persone” con “commercianti che trovano difficoltà persino ad effettuare il carico e scarico della merce”.

I più giovani, secondo quanto racconta la candidata del centrodestra, le avrebbero chiesto una reinterpretazione del mercato di Porta Rudiae, come luogo non solo della mattina ma attivo anche la sera: “Questo – dichiara - significa prevedere la somministrazione del ‘food’, come si fa in tanti altri mercati d'Italia dove si vende anche cibo da asporto o da consumare in loco, la sera. Così naturalmente si crea movimento, si crea economia, e noi a questo dobbiamo badare, a Lecce, tentando di creare quelle tante piccole economie che poi fanno la città più grande”.

I riferimenti a cui guardare sono le esperienze del mercato di San Lorenzo, a Firenze, del mercato delle erbe a Bologna e di altre città europee, come Madrid, Barcellona, a Londra, Copenaghen, dove la ristorazione negli spazi dei mercati rionali, spesso anche accompagnata da spettacoli di intrattenimento, ha cambiato le funzioni di quelli che per decenni erano stati solo punti di compravendita.

Da qui partire per Poli Bortone la prospettiva di una “movida diffusa”, che non si sviluppi soltanto nella strada tradizionale della vita notturna (quella peraltro che la stessa ex sindaca rivendica di aver incentivato con fierezza) e che faciliti altre forme e luoghi di aggregazione: “I giovani – dichiara - mi chiedono spazi multifunzionali e liberi da matrici ideologiche, perché non si può pensare soltanto ai bar, ai pub, ai locali ma si devono avere anche a forme differenti per poter socializzare, stare insieme, e, perché no, fare anche un po' di musica, che a me piace moltissimo. Se ci fosse più musica, Lecce sarebbe una città più allegra”.

Quindi il tema del centro storico, delle attività e persone che lo abitano e vivono: “Speravo che nel tempo potesse andare avanti, ma mi pare che purtroppo è regredito – conclude -, quindi dobbiamo ricominciare. Abbiamo l'energia, la forza, la visione, il desiderio di farlo andare avanti e lo faremo”.

La campagna elettorale della candidata del centrodestra proseguirà venerdì 29 marzo nel quartiere Santa Rosa e in via Vecchia Frigole.

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