Al museo Castromediano di Lecce la mostra “La Parsimonia dell'Acqua”
LECCE - Venerdì 22 marzo, alle 18.30, a Lecce negli spazi della Pinacoteca “Antonio Cassiano” presso il Museo Castromediano s’inaugura la mostra “La Parsimonia dell’Acqua”, curata da Cintya Concari e Roberto Marcatti, dell’Associazione no profit H2O – Milano e realizzata in collaborazione con il ceramista Agostino Branca per Acquedotto Pugliese e il Polo Biblio-museale della Regione Puglia.
Interverranno: Brizia Minerva, Storica dell’arte del Museo Castromediano di Lecce, Cintya Concari e Roberto Marcatti, curatori della mostra e il ceramista Agostino Branca.
Dopo l’inaugurazione di Tricase e le successive soste nel palazzo dell’Acquedotto Pugliese a Bari; la Biblioteca “Acclavio” di Taranto; il Museo “F. Ribezzo” di Brindisi; il Museo di storia naturale di Foggia; la biblioteca “Giovanni Bovio” di Trani; la “Parsimonia dell’Acqua” completa a Lecce il tour programmato dal Polo Biblio-museale della Regione Puglia – che attivamente partecipa al progetto. Un’itineranza che svela l’urgenza del “tema acqua” nella nostra contemporaneità e la necessità di divulgarlo e condividerlo con un pubblico quanto più ampio possibile.
“Parsimonia” è parola magica, poco amata e poco usata, una ‘virtù’ che ci aiuterebbe a far riparo, se accolta e resa pratica di vita. Serve oggi, nell’immediatezza di un contemporaneo preda di una voracità tutta volta al presente, senza sguardo, senza visione, muto di fronte ai dettati del dover consumare per sopravvivere, per soddisfare desideri senza più orizzonte. Aver parsimonia significa saper preservare e, quale bene ha oggi più bisogno di tutela, di accuratezza, di sobrietà, di una nuova consapevolezza nell’uso se non l’acqua? Basta spreco, basta dissolutezza nel rapporto con i doni della natura.
La mostra rende omaggio all’annaffiatoio - straordinario alleato nelle pratiche di relazione con la terra, con i coltivi, con la natura - e coinvolge un vero e proprio “popolo” di artisti, ventotto, con diverse provenienze e sensibilità. L’oggetto è uno per tutti: una tradizionale terracotta salentina, ognuno l’ha interpretata secondo il proprio sentire creativo, esaltandone la funzione per sollecitare le Comunità e le persone a riconsiderare il loro rapporto con il “bene” più caro ed essenziale alla vita: l’acqua.
La Pinacoteca “Antonio Cassiano” del Museo Castromediano, ospiterà la mostra fino al 7 aprile.
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